Bere acqua è essenziale in tutte le fasi della vita, ma durante i nove mesi della gravidanza l’acqua assume un ruolo chiave.

Non è scontato e mai ripetitivo affermare che l’aumento dell’apporto idrico nel periodo della gestazione assicura il benessere della mamma e anche del feto.

Quanto è l’apporto idrico normalmente? Circa un litro e mezzo di acqua al giorno

Durante la gestazione, il fabbisogno aumenta a causa delle particolari condizioni fisiche della donna: una futura mamma dovrebbe bere almeno due litri di liquidi al giorno, anche due litri e mezzo quando fa caldo.

La motivazione? Si suda di più!

L’acqua in bottiglia, ricca di sali minerali (in modo particolare il calcio), è la migliore bevanda. Il calcio è importante per la ossificazione della mamma, ma soprattutto del feto.

L’ acqua in gravidanza si assume anche consumando regolarmente frutta e verdura fresca, oltre che minestre, zuppe, centrifugati di verdura.

Da evitare le bevande dolci che incrementano il rischio di alterazioni del metabolismo degli zuccheri, predisponendo al diabete gestazionale o al superfluo aumento di peso che complicherebbe il normale corso della gravidanza.

In gravidanza l’acqua è importante in quanto aiuta a mantenere un adeguato volume del sangue, migliora la circolazione e gli scambi madre v/s placenta; assicura in tal modo l’apporto di sostanze nutritive al feto.

Il corretto apporto di acqua mantiene in equilibrio la pressione arteriosa della donna e stimola la diuresi, prevenendo il rischio di infezioni delle vie urinarie; esso è di aiuto sulla regolarità dell’intestino; risolve la stitichezza e costipazione, un malessere fastidioso per molte donne in particolare nel corso della gestazione.

Dal un punto di vista ostetrico, possiamo trovare aspetti positivi che incidono sul regolare decorso clinico: regola il bilancio del liquido amniotico e previene l’insorgere delle contrazioni uterine riducendo il rischio del travaglio prima del termine.

Possiamo concludere che, quando il medico curante suggerisce di bere di più, non è un semplice consiglio, ma un’efficace prescrizione terapeutica che evita il complicarsi del normale corso della gestazione.

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