Infertilità di coppia

Ginecologo Dr. Luigi Cetta, specializzato in Infertilità e Sterilità della coppia

Diagnosi infertilità

La diagnosi di infertilità si basa su dosaggi ormonali e indagini strumentali, sia per quanto riguarda l’uomo e la donna.

Per lo studio delle cause di infertilità nella donna si inizia sempre con i dosaggi ormonali; quelli più frequentemente richiesti sono:

FSH, LH, estradiolo e prolattina da eseguire tra il 2° e il 3° giorno del ciclo mestruale ed il progesterone in 21° giornata; TSH, fT4 e AMH (ormone antimulleriano) che possono essere eseguiti indipendentemente dal ciclo.

Le indagini strumentali che più frequentemente vengono richieste sono:

  • Ecografia pelvica: indagine strumentale indispensabile nella valutazione della fertilità della donna in quanto permette di verificare la conta dei follicoli ovarici, il verificarsi dell’ovulazione e la presenza di eventuali lesioni dell’utero e degli annessi;
  • Isterosalpingografia: esame radiologico scarsamente invasivo che permette una buona valutazione della morfologia e delle eventuali patologie uterine e della pervietà tubarica attraverso l’infusione di mezzo di contrasto o soluzione salina sterile mista ad aria e successiva valutazione delle scansioni radiologiche ottenute. Le informazioni sulla morfologia dell’apparato genitale femminile, ottenute mediante isterosalpingografia, permettono di tracciare una diagnosi differenziale delle possibili cause d’infertilità femminile;
  • Isterosono/salpingografia: ecografia transvaginale con introduzione attraverso un sottile catetere di soluzione fisiologica sterile alternata ad aria in cavità uterina per visualizzarne il passaggio attraverso le salpingi valutandone così la pervietà. La dilatazione della cavità uterina consente anche una migliore definizione dei margini endometriali e delle caratteristiche della cavità stessa;
  • Isteroscopia: tecnica endoscopica minimamente invasiva che permette di valutare la cavità uterina, la presenza di patologie endocavitarie e l’endometrio;
  • Nella valutazione dello stato di fertilità dell’uomo è indispensabile la visita andrologica. Questa prevede una completa raccolta della storia clinica, familiare, lavorativa, e soprattutto andrologica e sessuale, insieme a un accurato esame obiettivo generale e dei genitali, con particolare attenzione ai testicoli;
  • Tra i test diagnostici fondamentali per l’andrologo, il primo è l’esame del liquido seminale o spermiogramma, che definisce le caratteristiche quantitative e qualitative degli spermatozoi e la potenzialità fecondante dell’uomo. Il risultato va comunque interpretato alla luce del quadro clinico dell’individuo e della coppia, considerando possibili fattori influenti quali febbre, esposizione a fonti di calore, stress ossidativo, uso di farmaci e malattie;
  • La diagnostica ormonale prevede il dosaggio di alcuni ormoni quali FSH, LH, Testosterone totale, cui si può aggiungere l’Inibina B, la Prolattina (PRL), l’Estradiolo (E2), l’SHBG e lo studio della funzione tiroidea (TSH ed fT4);
  • Inoltre, è fondamentale l’ecocolordoppler scrotale o testicolare, esame non invasivo, che permette di valutare in maniera completa tutte le caratteristiche dei testicoli, di riconoscere patologie responsabili di infertilità e di individuare patologie interferenti con la salute generale del paziente, come lesioni testicolari sospette e non palpabili. Permette inoltre di valutare l’eventuale presenza di varicocele, un’altra causa frequente di infertilità;
  • Bisogna ricordare, infine, che il 30% dei casi di infertilità maschile è idiopatica poichè non è possibile identificarne una causa. I fattori coinvolti possono essere esterni, quali lo stile di vita, l’alimentazione e l’inquinamento ambientale, oppure legati all’individuo, come infezioni croniche, cause genetiche non note, varicocele subclinico.

Come faccio a risolvere i miei problemi di infertilità? 

Pratichiamo trattamenti per il superamento delle difficoltà riproduttive della coppia. Nei casi di ipofertilità, riteniamo oggi la fecondazione artificiale (IVF), omologa o eterologa, la scelta più efficace per la soluzione di casi in cui metodi più semplici di fecondazione assistita abbiano dato risultati non soddisfacenti.

In particolare, nei casi di ipofertilità maschile, privilegiamo il trattamento con il metodo della microfecondazione “ICSI” abbinata a biopsia del testicolo (TESE-FNA). In ogni caso, riteniamo che la procedura più efficace sia una fecondazione artificiale che preveda sette fasi obbligate:

  • Controllo preliminare
  • Stimolazione ormonale delle ovaie
  • Prelievo degli ovuli
  • Fecondazione degli ovuli
  • Coltura degli embrioni
  • Trasferimento embrionale
  • Congelamento degli embrioni

Dott. Luigi Cetta Ginecologo

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