In gravidanza la funzionalità della tiroide materna garantisce il benessere materno e fetale.

È importante specificare che nei primi tre mesi la tiroide condiziona lo sviluppo fetale con particolare riguardo al sistema nervoso centrale.

Nel corso della gravidanza l’apporto iodico consigliato sale a 220-250 µg/die.

La carenza degli ormoni tiroidei provocano un innalzamento dei livelli del TSH ipotalamico; si istaura di conseguenza una condizione di ipotiroidismo. Nella futura mamma la carenza funzionale della tiroide crea rischio di aumento della pressione arteriosa e di conseguenza l’insorgere di un evento morboso chiamato “Preeclampsia”. Le implicazioni materne e fatali possono essere anche drammatiche.

La carenza funzionale della tiroide sul feto è causa di carente sviluppo organico e cognitivo e sensitivo.

Patologie strettamente ostetriche legate ad un cattivo funzionamento della tiroide sono il distacco placentare, il ritardo della crescita fetale (IUGR), la morte neonatale, emorragia post partum.

Suddette problematiche si possono presentare anche in caso opposto di iperfunzione della tiroide; la patologia ipertiroidea più frequente e definita come tireotossicosi è il Morbo di Basedow.

Per tale motivo nel menagment ordinario della gravidanza non deve essere trascurato il continuo e costante monitoraggio della funzione tiroidea.

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