Il DHEA (deidroepiandrosterone), ossia il cosiddetto “ormone della giovinezza”, rappresenta ad oggi una speranza per tutte le donne con una ridotta riserva ovarica: l’assunzione di DHEA migliora la risposta ovarica in donne in cerca di una gravidanza ma caratterizzate da una bassa riserva ovarica.

Nello specifico, il DHEA è un ormone steroideo prodotto principalmente dalla corteccia surrenale, stimolata dall’ACTH, prodotto a sua volta dall’ipofisi.
La quantità di DHEA contenuta nell’organismo umano è proporzionale all’età: dai 35-40 anni in poi tende a diminuire progressivamente sia nell’uomo che nella donna. Tale diminuzione fa supporre che il DHEA sia coinvolto nei processi che regolano l’invecchiamento.
Una delle peculiarità del DHEA sembra essere la capacità di aumentare il numero e la qualità di ovociti nelle donne con precoce diminuzione della riserva ovarica, mentre dall’assunzione dell’ormone steroideo da parte di donne in premenopausa fisiologica non scaturirebbero gli stessi effetti positivi.

Diverse donne sono interessate da una precoce riduzione della riserva ovarica: in questi casi si può parlare di precoce esaurimento ovarico (POF): i valori dell’FSH si innalzano e quelli dell’AMH (ormone antimulleriano) si abbassano rispetto alla media delle donne di pari età.

In particolare, le donne caratterizzate da una prematura diminuzione della riserva ovarica che si sottopongono alla fecondazione assistita, dopo l’assunzione di DHEA evidenzierebbero un aumento degli ovociti, un numero più elevato di embrioni di buona qualità e di gravidanze, nonchè un numero inferiore di aborti.

L’argomento meriterebbe tuttavia ulteriori approfondimenti da parte del Ginecologo curante al fine di individuare con più esattezza in quale categorie di pazienti si potrebbero ottenere risultati positivi.
Il DHEA è un ormone che può causare effetti collaterali e non può essere assunto senza prescrizione medica.

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